Sulle rive del Piave, al ristorante alla Croce, per 'incrociare' il Veneto e la Romagna de la Dispensa del Nonno
Triveneto e Romagna per progredire insiemaIl Cenacolo del Piave, delegazione de l'Italia del Gusto, ha promosso tutta una serie di incontri e appuntamenti, racchiusi sotto la denominazione 'I racconti dei piccoli borghi', presso l'albergo ristorante Alla Croce di Negrisia (Ponte di Piave).Hotel a Tre Stelle aperto nel 1969 e completamente ristrutturato nel 2006 da Patrizia e Paolo, l'hotel Alla Croce, accogliente e tranquillo, è situato in centro a Negrisia di Ponte di Piave a pochi minuti dalle uscite autostradali di San Donà/Noventa di Piave, e di Treviso Sud.Sabato 1 agosto il ristorante ha ospitato ' La Romagna de la Dispensa del Nonno', Interviste con degustazione.La Romagna è una terra dall’animo focoso e sanguigno, come quello della sua gente: dalla quiete dell’entroterra all’esuberanza d ella costa adriatica si respira un’autentica e contagiosa voglia di vivere. Quello romagnolo è un territorio ricco di storia e cultura, legato indissolubilmente alle proprie tradizioni: numerosissime sono le feste, le rievocazioni e le sagre enogastronomiche in cui si ripropongono usanze millenarie e riti ancestrali.Patria di grandi chef e presidio dei buongustai, la Romagna si caratterizza per una cucina gustosa, campagnola e genuina. Niente sapori d’elite, solo preparazioni semplici che hanno il profumo di una fumante piadina col prosciutto, il sapore deciso del pecorino prodotto artigianalmente o la rassicurante dolcezza dei dolci di una volta. In Romagna il piacere di mangiare diventa un aspetto culturale; quello del cibo è un vero e proprio rito: la magnêda (la classica mangiata romagnola) è un carosello di profumi e sapori che inebria il corpo e rinfranca lo spirito. Proprio per questo è nata la selezione Dispensa del Nonno .Patrizia.'grande 'capa' della cucina, ha saputo proporre un menù affascinante, che ha 'contaminato' alcune eccellenze venete e le eccellenze romagnole della Dispensa. L'esordio è stato affidato alle abili mani di Leo Pizza (con laboratorio a Negrisia, Cimadolmo e Visnà), che ha interpretato la pizza con la salamella passita di Buone Bontà. Buone Bontà nasce da un'idea di Giovanni Zambardi, grazie alla sua esperienza maturata negli anni, con l'intenzione di offrire una vasta gamma di prodotti, esclusivamente ricavati dal Maiale, allevato secondo le antiche tradizioni. Per riscoprire i sapori di un tempo, gustarli ed apprezzarli, e per non dimenticare le origini, il lavoro dei nonni che amavano la sana e buona cucina! “La salamella -osserva Zambardi-, è un salume dalla forma di ferro di cavallo con gusto gradevole e profumi avvolgenti. Le carni vengono macinate con il classico stampo 8, si “conciano” con sale e pepe e si insaccano budello corto e grosso quasi a creare un anello. Si esegue poi la sgrondatura del prodotto e si invia il prodotto alla stagionatura. Alla fine della stagionatura la superficie esterna sarà ricoperta dalla classica muffa bianca .” Ha accompagnato la degustazione un ottimo vino rosato della azienda agricola Le Rive di Roncadelle.” Si tratta - ha osservato Giovanni Meneghini, de il Gusto Italiano-, di un vino dal colore rosa intenso brillante,dal profumo di piccoli frutti che ricorda Ribes e Lampone. Brioso, fresco ed equilibrato al gusto, persistente, con viva nota di aromaticità. ”Ha fatto poi capolino il salame ubriaco.”Per la produzione di questo salame-commenta Giovanni Zambardi-, una volta tagliate le carni, usiamo solamente lombo, pancetta e prosciutto, si macina con stampo 8 ottenendo una macinatura a grana media, si “concia” con Sale di Cervia, pepe e si aggiungono i cubetti di grasso ottenuti a coltello. Si mescola il prodotto al fine di amalgamare il prodotto e si insacca la carne in budello naturale, si sgronda il prodotto e lo si stagiona. Prima della stufatura e della stagionatura il prodotto viene immerso, ancora fresco, in caratelli contenenti Sangiovese di Romagna e lasciati in immersione per un tempo che varia a seconda di molti fattori fino ad ottenere una giusta amalgama fra vino e carne. Lavorazione assolutamente artigianale e manuale, attenta alla eliminazione di ogni più piccola nervatura che potrebbe rendere il salame sgradevole in bocca. Prodotto altamente artigianale dal sapore intenso e profumi tipico vinoso con retrogusto amarognolo di sangiovese.”Il primo piatto è stato interpretato con gli spaghetti di farro de La Romagnola, all'aglio olio e peperoncino. Dal 1987, "La Romagnola Prodotti Alimentari S.r.l." di San Biagio (Ferrara) si è proposta nel mercato con un'ampia gamma di Alimenti da agricoltura biologica, che vanno dagli A limenti Integrali e Semintegrali, alle Specialità al puro Kamut e puro Farro, alla Pasta di Semola e a vari tipi di Couscous da agricoltura biologica,contraddistinti dal marchio BioSano. “Tutte le nostre specialità alimentari -commenta Paola-,sono prodotte con cereali selezionati e rigorosamente provenienti da Coltivazioni Biologiche Controllate e Certificate.” Un buon bicchiere di 147 slm, uno Chardonnay fine, sapido, piacevole ma non banale, ‘grasso' all'entrata in bocca ma fresco e bevibile – a dimostrazione che la Romagna può fare anche bianchi molto interessanti -,della Tenuta Masselina di Castelbolognese (Ravenna).Tenuta Masselina, infatti, è frutto dell'approccio culturale e dei valori forti della cooperazione romagnola, e precisamente del gruppo Cevico. Un ottimo stinco di maiale fornito ha poi riempito la seconda portata,ben accompagnata dal burson di Daniele Longanesi di Bagnacavallo, mitico vino rosso da un vitig no autoctono riscoperto negli anni Cinquanta - dopo un lungo periodo di oblio - dalla famiglia Longanesi di Boncellino. Oggi il vino Bursôn deve il suo appellativo proprio al soprannome della famiglia scopritrice.I dolci di Modigliantica (dalla crostata al dolce al cioccolato Rocca dei Guidi), sono stati poi presentati da Maurizio Mortani.”Tra le colline e i monti dell'Appennino tosco romagnolo, nell'incontro fra tre valli, Ibòla, Tramazzo e Acereta, che qui si incontrano prendendo il nome di Tramazzo, viene creato un dolce che nel 1906 al “Salone Internazionale” di Milano vinse la medaglia d'argento. Questo dolce è prodotto da più di 100 anni in un piccolo laboratorio di Modigliana, ridente cittadina adagiata fra le verdi colline romagnole.” Modigliantica produce anche biscotteria secca : gustosi dolci tipici da accompagnare a Vini aromatici e Passiti. In questo caso è toccato ad Anemo, il passito di casa Longanesi, accompagnare i biscotti di Modigliana.
Triveneto e Romagna per progredire insiemaIl Cenacolo del Piave, delegazione de l'Italia del Gusto, ha promosso tutta una serie di incontri e appuntamenti, racchiusi sotto la denominazione 'I racconti dei piccoli borghi', presso l'albergo ristorante Alla Croce di Negrisia (Ponte di Piave).Hotel a Tre Stelle aperto nel 1969 e completamente ristrutturato nel 2006 da Patrizia e Paolo, l'hotel Alla Croce, accogliente e tranquillo, è situato in centro a Negrisia di Ponte di Piave a pochi minuti dalle uscite autostradali di San Donà/Noventa di Piave, e di Treviso Sud.Sabato 1 agosto il ristorante ha ospitato ' La Romagna de la Dispensa del Nonno', Interviste con degustazione.La Romagna è una terra dall’animo focoso e sanguigno, come quello della sua gente: dalla quiete dell’entroterra all’esuberanza d ella costa adriatica si respira un’autentica e contagiosa voglia di vivere. Quello romagnolo è un territorio ricco di storia e cultura, legato indissolubilmente alle proprie tradizioni: numerosissime sono le feste, le rievocazioni e le sagre enogastronomiche in cui si ripropongono usanze millenarie e riti ancestrali.Patria di grandi chef e presidio dei buongustai, la Romagna si caratterizza per una cucina gustosa, campagnola e genuina. Niente sapori d’elite, solo preparazioni semplici che hanno il profumo di una fumante piadina col prosciutto, il sapore deciso del pecorino prodotto artigianalmente o la rassicurante dolcezza dei dolci di una volta. In Romagna il piacere di mangiare diventa un aspetto culturale; quello del cibo è un vero e proprio rito: la magnêda (la classica mangiata romagnola) è un carosello di profumi e sapori che inebria il corpo e rinfranca lo spirito. Proprio per questo è nata la selezione Dispensa del Nonno .Patrizia.'grande 'capa' della cucina, ha saputo proporre un menù affascinante, che ha 'contaminato' alcune eccellenze venete e le eccellenze romagnole della Dispensa. L'esordio è stato affidato alle abili mani di Leo Pizza (con laboratorio a Negrisia, Cimadolmo e Visnà), che ha interpretato la pizza con la salamella passita di Buone Bontà. Buone Bontà nasce da un'idea di Giovanni Zambardi, grazie alla sua esperienza maturata negli anni, con l'intenzione di offrire una vasta gamma di prodotti, esclusivamente ricavati dal Maiale, allevato secondo le antiche tradizioni. Per riscoprire i sapori di un tempo, gustarli ed apprezzarli, e per non dimenticare le origini, il lavoro dei nonni che amavano la sana e buona cucina! “La salamella -osserva Zambardi-, è un salume dalla forma di ferro di cavallo con gusto gradevole e profumi avvolgenti. Le carni vengono macinate con il classico stampo 8, si “conciano” con sale e pepe e si insaccano budello corto e grosso quasi a creare un anello. Si esegue poi la sgrondatura del prodotto e si invia il prodotto alla stagionatura. Alla fine della stagionatura la superficie esterna sarà ricoperta dalla classica muffa bianca .” Ha accompagnato la degustazione un ottimo vino rosato della azienda agricola Le Rive di Roncadelle.” Si tratta - ha osservato Giovanni Meneghini, de il Gusto Italiano-, di un vino dal colore rosa intenso brillante,dal profumo di piccoli frutti che ricorda Ribes e Lampone. Brioso, fresco ed equilibrato al gusto, persistente, con viva nota di aromaticità. ”Ha fatto poi capolino il salame ubriaco.”Per la produzione di questo salame-commenta Giovanni Zambardi-, una volta tagliate le carni, usiamo solamente lombo, pancetta e prosciutto, si macina con stampo 8 ottenendo una macinatura a grana media, si “concia” con Sale di Cervia, pepe e si aggiungono i cubetti di grasso ottenuti a coltello. Si mescola il prodotto al fine di amalgamare il prodotto e si insacca la carne in budello naturale, si sgronda il prodotto e lo si stagiona. Prima della stufatura e della stagionatura il prodotto viene immerso, ancora fresco, in caratelli contenenti Sangiovese di Romagna e lasciati in immersione per un tempo che varia a seconda di molti fattori fino ad ottenere una giusta amalgama fra vino e carne. Lavorazione assolutamente artigianale e manuale, attenta alla eliminazione di ogni più piccola nervatura che potrebbe rendere il salame sgradevole in bocca. Prodotto altamente artigianale dal sapore intenso e profumi tipico vinoso con retrogusto amarognolo di sangiovese.”Il primo piatto è stato interpretato con gli spaghetti di farro de La Romagnola, all'aglio olio e peperoncino. Dal 1987, "La Romagnola Prodotti Alimentari S.r.l." di San Biagio (Ferrara) si è proposta nel mercato con un'ampia gamma di Alimenti da agricoltura biologica, che vanno dagli A limenti Integrali e Semintegrali, alle Specialità al puro Kamut e puro Farro, alla Pasta di Semola e a vari tipi di Couscous da agricoltura biologica,contraddistinti dal marchio BioSano. “Tutte le nostre specialità alimentari -commenta Paola-,sono prodotte con cereali selezionati e rigorosamente provenienti da Coltivazioni Biologiche Controllate e Certificate.” Un buon bicchiere di 147 slm, uno Chardonnay fine, sapido, piacevole ma non banale, ‘grasso' all'entrata in bocca ma fresco e bevibile – a dimostrazione che la Romagna può fare anche bianchi molto interessanti -,della Tenuta Masselina di Castelbolognese (Ravenna).Tenuta Masselina, infatti, è frutto dell'approccio culturale e dei valori forti della cooperazione romagnola, e precisamente del gruppo Cevico. Un ottimo stinco di maiale fornito ha poi riempito la seconda portata,ben accompagnata dal burson di Daniele Longanesi di Bagnacavallo, mitico vino rosso da un vitig no autoctono riscoperto negli anni Cinquanta - dopo un lungo periodo di oblio - dalla famiglia Longanesi di Boncellino. Oggi il vino Bursôn deve il suo appellativo proprio al soprannome della famiglia scopritrice.I dolci di Modigliantica (dalla crostata al dolce al cioccolato Rocca dei Guidi), sono stati poi presentati da Maurizio Mortani.”Tra le colline e i monti dell'Appennino tosco romagnolo, nell'incontro fra tre valli, Ibòla, Tramazzo e Acereta, che qui si incontrano prendendo il nome di Tramazzo, viene creato un dolce che nel 1906 al “Salone Internazionale” di Milano vinse la medaglia d'argento. Questo dolce è prodotto da più di 100 anni in un piccolo laboratorio di Modigliana, ridente cittadina adagiata fra le verdi colline romagnole.” Modigliantica produce anche biscotteria secca : gustosi dolci tipici da accompagnare a Vini aromatici e Passiti. In questo caso è toccato ad Anemo, il passito di casa Longanesi, accompagnare i biscotti di Modigliana.
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